LEGGIAMO INSIEME TRAIETTORIE

Anna Pisterzi (a cura di) 
Traiettorie
TAU, 2023

Guida psicologica

Quando lo scorso anno (2023) ho cominciato ad approfondire la tematica dell’espatrio, ho fatto incetta di titoli utili per orientarmi tra gli aspetti storici e pratici, le risorse disponibili e le implicazioni psicologiche del processo di migrazione e integrazione in un nuovo paese. Ho scoperto così un volume pubblicato dalla cooperativa sociale Transiti, che è uscito per TAU Editrice e finanziato da Fondazione Migrantes: Traiettorie. Guida psicologica all’espatrio. Questa guida si configura come l’esito di un metodo di studio multidisciplinare che ha come oggetto la persona migrante nella sua interezza e contribuisce all’analisi con lo sguardo della psicologia.

Il primo elemento interessante e originale che ho rilevato, sfogliando la guida, è che questa analisi tenta di prendere in considerazione chi vive la migrazione come protagonista, ma anche chi la vive come compartecipante. Con questo termine si intende ad esempio chi parte al seguito di un espatriato – i conviventi, compresi i minori – o chi assiste alla partenza di un familiare, talvolta di un partner. Nell’introduzione gli autori condividono il presupposto che “attraversare l’espatrio significa vivere un’esperienza psicologicamente complessa e ricca, che per ciascuno può assumere differenti contorni e svilupparsi in peculiari traiettorie.

La redazione del volume poggia solidamente sui Rapporti Italiani nel Mondo di Fondazione Migrantes (di cui parlo qui), che dal 2006 fotografa la situazione socioeconomica e i movimenti della popolazione italiana nel mondo, e sull’esperienza del gruppo Transiti, che offre servizi di supporto psicologico e psicoterapia online rivolti a persone che stanno vivendo una mobilità internazionale e che incontrano situazioni di difficoltà o disagio, legate al nuovo contesto o alla lontananza da casa.

Si articola in cinque sezioni che proverò a sintetizzare.

1. Questioni di fondo. In questa prima parte gli autori analizzano quattro domande esistenziali che intendono stimolare la riflessione e la consapevolezza rispetto ai processi psicologici che intervengono durante la progettazione e la realizzazione di un espatrio (pensieri, emozioni, comportamenti). Le domande sono: Perché mi muovo? Per chi/con chi mi muovo? Da dove mi muovo e verso dove? In che momento della vita mi trovo?

La seconda sezione si intitola: 2. Momenti (d’espatrio) e si focalizza sulla linea di confine che segna il prima e il dopo rispetto a un trasferimento all’estero. Gli autori considerano naturale che l’esperienza di espatrio rappresenti una sorta di spartiacque caratterizzato da fasi abbastanza standard, ma invitano il lettore a ragionare non soltanto in termini di similitudini e differenze con le esperienze di altri. Bensì a osservare l’espatrio come attraverso singole finestre temporali, che corrispondono alla psicologia di un vissuto proprio e specifico: ad esempio il momento del sogno, quando la partenza è soltanto immaginata, della progettazione, della realizzazione del trasferimento, dell’adattamento in un nuovo contesto, del rifiuto o dell’integrazione e così via.

La terza parte si chiama 3. S(nodi) e descrive, dal punto di vista psicologico, la situazione in cui alcune questioni invisibili – sottocutanee – si incrociano, come traiettorie, collegando elementi di cultura, lingua, interazione, emozioni e identità. Si tratta di un capitolo che si concentra sulle relazioni e sugli stati d’animo correlati ai temi cruciali rappresentati appunto, in una situazione di vita all’estero, dagli aspetti culturali, linguistici, di comunicazione e molteplicità, con un focus sui meccanismi difensivi di dissociazione e negazione.

Il quarto capitolo si intitola 4. Cose. Il termine ha una certa ambivalenza intrinseca. Si concentra sulle cose del quotidiano, oggetti o processi, in quanto elementi più o meno simbolici, che possono avere un’importanza rilevante in espatrio e contribuire alla sensazione di “casa” e appartenenza. Le cose inerenti all’espatrio “sono cose foriere di significato, dense e parlanti (…)” e assumono talvolta un senso o un risvolto inaspettato: può trattarsi di un oggetto familiare che trasportiamo con noi, del passaporto e dei diritti che garantisce, della valigia che ci accompagna, dell’aereo sul quale saliamo.

Infine, l’ultima sezione: 5. Strumenti. Qui gli autori ribadiscono l’importanza di generare conoscenza e consapevolezza intorno alle dinamiche psicologiche collegate all’espatrio, proponendo strumenti (articoli, letture, ascolti) accessibili sul sito Transiti.net.

Traiettorie si definisce una guida-non-guida, in quanto non fornisce indicazioni pratiche o una lista da azioni da fare/non fare, ma cerca di offrire, attraverso la lettura e la rilettura, la possibilità di strutturare il pensiero nel tempo, strato dopo strato, pagina dopo pagina. 

La sua utilità dovrebbe dunque riflettersi nel grado di sensibilizzazione rispetto alla tematica dell’espatrio e di consapevolezza rispetto ai processi psicologici collegati alle esperienze di vita in un paese estero. Come ho specificato nei primi paragrafi, è uno strumento che prova a rispondere ai bisogni di chi parte, ma anche di chi resta. E questo, secondo me, è ciò che differenzia il libro dagli altri manuali presenti sul mercato, che tentano nella maggior parte dei casi di fornire soluzioni e risposte pratiche a chi cerca una consulenza rapida nel momento del trasferimento.

 Esperienza di lettura: il pensiero critico

L’esperienza di lettura di una guida psicologica sull’espatrio risulta significativa quando il lettore riconosce nel testo considerazioni e spunti che interrogano la sua stessa vita. 
Affrontare i numerosi temi legati all’espatrio consente di riflettere su sentimenti e difficoltà complessi, che coinvolgono la storia personale e l’identità. E certamente anche sui dubbi, più o meno comuni, sulle paure, il senso di perdita, la nostalgia o l’entusiasmo per il cambiamento. Ma soprattutto permette di normalizzare le proprie emozioni e di affrontare il percorso con maggiore consapevolezza. Questo tipo di lettura diventa quindi uno strumento di riflessione e crescita personale e un valido supporto per navigare il complesso intreccio di emozioni e situazioni che caratterizzano la vita in un nuovo paese.

1 thought on “LEGGIAMO INSIEME TRAIETTORIE”

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