IL BLOG COMPIE UN ANNO! ESPATRIO E CAMBIAMENTO

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Il blog compie un anno!

Si è arricchito di contenuti e di una nuova sezione, quella delle recensioni.

In questo anno ho prodotto 7 articoli (compreso questo), 12 video interviste (una al mese, ce l’abbiamo fatta!), 4 recensioni di libri e un numero imprecisato di podcast, di cui 3 sono caricati su Expat Experience e tutti gli altri si trovano all’interno della rubrica Quelli che se ne vanno, sul portale della webradio Radio Fuori Campo, una radio sostenuta da Ministero degli Esteri, Com.It.Es. di Lione, Istituto Culturale Italiano e Associazione Dante Alighieri.

Le interviste hanno portato la voce di italiani all’estero con esperienze e profili molto diversi tra loro. Hanno portato ambientazioni di paesi vari e continenti lontani: Portogallo, Romania, Danimarca, Finlandia, Francia, Belgio, Spagna, Austria, Paraguay, Argentina, Giappone, Corea, Georgia, Ucraina.

La mia attività di “expat che ha bisogno di scrivere” mi ha portato inoltre a produrre tre recensioni di spettacoli teatrali visti a Lione, che si trovano sul portale dell’Oca, Osservatorio Critico Autogestito, e che sono stati per me la rivelazione creativa più emozionante. Poi c’è un progetto editoriale (sì, un romanzo, una storia di espatrio), che inaspettatamente è stato finalista in alcuni premi letterari in Italia nel 2024, e per il quale inizio a cercare delle opportunità di pubblicazione.

Ma prima di organizzare tutti questi contenuti e tutte le scalette per le mie interviste, ho soprattutto letto!

Il 2024 è stato l’anno in cui ho consultato decine di studi e riflessioni sul fenomeno della nuova emigrazione italiana (e qualcuno anche sulle emigrazioni del secolo scorso). È l’anno in cui ho letto più letteratura italiana che straniera, per essere aggiornata sulle uscite editoriali ma anche per restare ancorata alla produzione culturale del nostro paese. Ho valutato con attenzione una quindicina di libri di autori concorrenti al torneo letterario IoScrittore e una decina per il Festival du Premier Roman di Chambéry. Entrambi concorsi di tipo collaborativo, il primo rivolto ad autori inediti in Italia, il secondo seleziona autori già editi in tutta Europa. Essere lettrice, essere parte di un percorso valutativo, mi appartiene per formazione. Tuttavia, essere una lettrice espatriata, prendere parte a un percorso di selezione di autori italiani, è stato per me soprattutto un processo di scoperta, che assimilo completamente alla scoperta di un nuovo paese, di un nuovo ambiente, di un territorio o cultura.

Ci tengo a citare queste collaborazioni, così come la collaborazione con il Com.It.Es. di Lione, perché si è trattato per me, in quanto espatriata, di stabilire sinergie di valore, che mi hanno motivata nelle ricerche e approfondimenti e che mi hanno sostenuta nei miei progetti. In particolare, il rapporto con i Com.It.Es., in quanto organismi di rappresentazione degli italiani all’estero, non si limita a un’interazione nell’ambito dei rapporti diplomatici con i Consolati e con le autorità locali. Sono entità che creano rete, che valorizzano e rinforzano i diversi profili degli italiani nel mondo. Senza dimenticare il ruolo dell’Istituto Italiano di Cultura e delle associazioni culturali, ad esempio Lucciola Vagabonda a Lione e, per finire, le relazioni con la Camera di Commercio Italiana per la Francia.

Grazie a queste nuove relazioni, ho l’opportunità di partecipare a presentazioni culturali ed eventi super interessanti, in questi giorni ad esempio ho preso parte all’appuntamento di riferimento mondiale della ristorazione, dell’hôtellerie e delle arti culinarie: il salone Sirha Lyon 2025.  Questo evento straordinario riunisce professionisti del settore del Food Service e ospita competizioni prestigiose, come il Bocuse d’Or, concorso mondiale di gastronomia, e la Coppa del Mondo di Pasticceria.

Di questa esperienza che cosa porterò nel blog? I passi compiuti, i prodotti degli espositori italiani, la pizza mangiata con il Campione del Mondo di pizza napoletana 2023 (Las Vegas), già Campione di Francia di pizza napoletana (Sirha Lione 2021). Il profumo dei baccelli di vaniglia rara, proveniente da paesi lontani, il formato di alcuni ingredienti, ridotti in purea, in fiocchi, in petali, in gelatine o in perle, la degustazione di decine di crus di cioccolato e caffè, ma soprattutto gli incontri. Ho conosciuto imprenditori italiani expat, che gravitano nel mondo della ristorazione e dell’alta cucina, produttori, distributori, social media manager, chef italiani che portano avanti progetti di successo in Francia e nel mondo. E quel cucchiaio di mascarpone di un noto produttore trevigiano, degustato la mattina prima del caffè, e gli gnocchetti dello chef sardo, con la salsa di pomodoro dolce di un’azienda storica di Salerno, tutto contribuisce al messaggio che porto su Expat Experience: il talento degli expat è ovunque.

In questo percorso di espatrio appassionante, anche il blog è evoluto con me.

Perché in questo ultimo anno ho studiato il SEO e tutto ciò che è ad esso collegato. Sto imparando a ottimizzare i contenuti per i motori di ricerca, a scegliere parole chiave pertinenti, a migliorare la leggibilità degli articoli e a utilizzare strumenti e piattaforme di analisi. Ho approfondito la gestione delle immagini e del video editing. Ho scoperto l’importanza del link building e della struttura interna del sito. Mi sono cimentata nella pianificazione editoriale, organizzando i contenuti in base agli interessi del mio pubblico, e ho sperimentato l’uso dei social media per promuovere i post, ottimizzando il traffico proveniente da altre piattaforme e dai backlinks di blog partner.

Il primo anno di attività del blog è stato un mix di entusiasmo, prove ed errori, ma anche di una certa dose di confusione. Le priorità sembravano cambiare continuamente: un giorno ero focalizzata sui contenuti, il giorno dopo addomesticavo WordPress. C’era sempre qualcosa che richiedeva tempo, correzioni o aggiornamenti. E ho ancora molto lavoro davanti a me.

Spero di essere presto in grado di integrare con regolarità strumenti come la newsletter, per mantenere una connessione diretta con i miei lettori. Infine, proverò a dedicarmi più costantemente all’analisi dei dati per monitorare le metriche principali del blog, come il tempo di permanenza, il tasso di rimbalzo e il numero di visitatori unici, così da poter migliorare costantemente l’esperienza dell’utente.

Alla fine, leggere, studiare e scrivere sono attività all’interno delle quali mi sono sempre trovata a mio agio. Ma soprattutto incontrare le persone: incontrare gli expat. Mi sono fatta raccontare le loro storie, abbiamo registrato, sono usciti i podcast e le recensioni. Il mio obiettivo è rimasto fermo e luminoso sempre di fronte a me: dare voce alle storie di espatrio e mettere in valore i diversi incredibili percorsi delle italiane e degli italiani all’estero.

Ciò che apporto ogni giorno è la mia curiosità, la passione per l’ascolto e la scrittura, la volontà di creare connessioni. Expat Experience è la determinazione di raccontare un mondo, quello degli italiani all’estero, che continua a essere una fonte inesauribile di ispirazione.

Moltissime altre idee stanno per arrivare, ma non esitate a scrivermi per suggerimenti, per proporre temi da esplorare o recensioni da pubblicare. Non vedo l’ora di accogliere i vostri guest post, creare partnership o partecipare a programmi di affiliazione.

Contattatemi! Vi aspetto: info@expatexperience.net

Per restare aggiornati e per fare crescere il blog, seguitemi anche:

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A presto su Expat Experience, narrazioni espatriate.

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